Impianti

Discarica controllata

La discarica è stata aperta nel 1975 e ha funzionato a pieno regime sino al 1992. Chiusa per esaurimento della capienza, è arrivata a contenere circa 3 milioni di tonnellate di rifiuti. È stata riaperta con ordinanza regionale nel periodo dell’emergenza rifiuti, tra l’aprile e l’ottobre del 1994, e ex_discarica-1_compressedrichiusa subito dopo.

Oggi l’area occupata dalla ex discarica è stata riqualificata diventando una area verde di 30 ettari con alberi, prati, boschi, due zone umide e un apiario. Sono presenti animali selvatici come lepri e uccelli migratori ma anche animali non selvatici come asini e cavalli che aiutano a regolare la crescita dell’erba.

La bonifica della zona interessata dalla discarica proseguirà almeno per i prossimi 10 anni e comunque fino a che vi sarà produzione di percolato (liquido originato dall’ infiltrazione di acqua nei rifiuti) e biogas dai rifiuti ovvero fino alla completa mineralizzazione degli stessi.

Il percolato è raccolto sul fondo della discarica da un sistema di pozzi drenanti ed è avviato al depuratore biologico. Il refluo depurato è scaricato nella fognatura comunale come previsto dall’ autorizzazione.

Il biogas prodotto dalla fermentazione dei rifiuti viene raccolto con un apposito sistema di pozzi di captazione e sfruttato dall’ impianto Turbocem per la produzione di energia elettrica e il teleriscaldamento/raffreddamento estivo.

Impianto di cogenerazione TurboCem

L’impianto trasforma il biogas (contenente circa il 30% di metano) proveniente dalla ex discarica in energia elettrica (immessa in rete) e calore. TurboCem è composto da 5 microturbine alimentate con biogas prodotto dalla discarica. Le 5 microturbine sono corredate di un gruppo per il trattamento, la compressione e devlcsnap-2015-10-27-15h37m28s826umidificazione del biogas, di un modulo di scambio termico fumi/acqua e di un quadro elettrico di controllo dell’impianto e di interfaccia alla rete pubblica, comprendente un pannello di supervisione. La potenza elettrica erogata da ciascuna microturbina a pieno carico alle condizioni nominali di riferimento è di 65 KW. La massima potenza elettrica erogabile dall’ intero impianto è pari a 325 KW. Il calore recuperato dai prodotti della combustione delle microturbine viene utilizzato per il riscaldamento delle vasche di ossidazione del depuratore del percolato e per il riscaldamento invernale degli uffici attraverso la linea di teleriscaldamento. Un modulo di condizionamento consente di utilizzare il calore prodotto dalle turbine per produrre il raffrescamento degli uffici durante la stagione calda.

Depuratore di percolatoimg_1592_compressed

Realizzato nel 1993, serve a depurare il percolato (rifiuto liquido che si raccoglie sul fondo della discarica). L’impianto di depurazione biologica del percolato tratta il percolato della ex discarica (circa 80 m³/giorno) ed è costituito da 2 linee biologiche di denitrificazione (fase anossica), nitrificazione (fase aerata), ricircolo dei fanghi con aggiunta di nutrienti (mixed liquor) e sedimentazione finale. Dopo la sedimentazione i fanghi sono avviati ad un ispessitore, poi alla filtro pressa e infine allo smaltimento. I liquami depurati, come previsto dall’autorizzazione, sono recapitati nella fognatura comunale di Cavenago e quindi al depuratore consortile.

Campo fotovoltaico Eos2

L’impianto di produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici EOS2 è in funzione dal 2007. EOS2 è un impianto approvato dal Ministero delle Attività Produttive, con potenza di picco di 49,280 KW in grado di immettere corrente a 380 V nella rete ENEL in bassa tensione.

img_1576sce_compressedStazione di trasferimento di Bellusco-Mezzago

Nella stazione di trasferimento di Bellusco-Mezzago si effettua lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata. La raccolta e il trasporto delle frazioni di rifiuti sono eseguite dalle aziende aggiudicatarie degli appalti.

Complessivamente le attività svolte presso la stazione di trasferimento di Bellusco-Mezzago sono:

  • ammasso e controllo nelle apposite aree dedicate delle seguenti tipologie di rifiuti: rifiuti indifferenziati (provenienti da cestini stradali e aree abusive), frazione umida proveniente da raccolta differenziata, terre da spazzamento meccanizzato, legno, scarti vegetali, imballaggi metallici, ingombranti;
  • caricamento delle diverse frazioni dei rifiuti su automezzi ad elevata capacità (condotto da personale CEM con mezzo caricatore di proprietà) per il trasporto presso gli impianti di smaltimento finale;
  • lavorazione del legno tramite un impianto di triturazione, come da autorizzazione, gestito da un’impresa esterna;
  • cernita e triturazione dei rifiuti ingombranti.

Centro multimateriale di Liscate

Il CMM è situato su un’area di circa 15.000 m² di cui 5.500 m² coperti e costituiti da due edifici produttivi e una palazzina uffici.

Presso il CMM è attivo un impianto di lavaggio delle terre provenienti dallo spazzamento stradale. Il processo utilizzato nell’ impianto di lavaggio delle terre è soggetto a brevetto e si basa sull’ utilizzo di vagli rotanti e flussi d’acqua in controcorrente. I materiali prodotti dall’ impianto sono sabbia, ghiaino e ghiaietto che vengono venduti principalmente alle aziende produttrici di asfalti. I residui generati dal processo di lavaggio sono costituiti da residui inorganici ed organici (ligneo cellulosici) avviati a recupero in impianti autorizzati e acque di lavaggio che sono depurate nell’ impianto chimico-fisico-biologico, parte integrante del processo di lavaggio delle terre.

In un altro edificio del CMM, in un’area dedicata, avviene lo stoccaggio e successivo caricamento su mezzi ad elevata capacità dei rifiuti urbani indifferenziati provenienti dalla raccolta eseguita presso i cestini stradali e le aree abusive e del vetro (cavo o in lastre) da raccolta differenziata.

Una porzione di quest’ultimo edificio è utilizzata dalla Società CEM Servizi Srl come rimessaggio per i veicoli utilizzati nei servizi di igiene urbana sul territorio.

In una apposita area del CMM sono stoccati i RUP e i RAEE raccolti in piccole quantità nei Comuni limitrofi. I RUP e i RAEE sono stoccati in appositi contenitori e vengono periodicamente avviati a smaltimento.

Piattaforme ecologiche

I rifiuti selezionati e raccolti separatamente costituiscono il primo passo del ciclo di recupero dei materiali per la trasformazione dei rifiuti in risorsa. Oggi CEM Ambiente gestisce direttamente – tra isole di proprietà e impianti comunali – 52  piattaforme ecologiche comunali e sovracomunali.

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