Centri del Riuso, una buona pratica di sostenibilità. Andiamo a Vimercate
#1 Centro del Riuso Panta Rei, Vimercate
La bellezza delle cose vecchie; vissute, con la loro storia passata ma soprattutto futura; con la possibilità di “circolare” di mano in mano e tornare utili ogni volta prima di essere buttate definitivamente. Questa, in generale, la visione che sta alla base di un Centro del riuso: credere nelle mille vite degli oggetti e dare loro la possibilità di viverle tutte, fino in fondo.
Ma non è l’unico punto di vista. Dall’altra parte della medaglia c’è chi compra, chi frequenta i Centri alla ricerca di cose utili, e anche inutili, a prezzi così bassi che l’acquisto non può che dare soddisfazione, far pensare all’affare. Per la maggior parte delle persone, come ci spiega Marta, un’assidua frequentatrice, andare in un Centro del riuso è un po’ come frugare nella soffitta della nonna. Solo che, in più, l’Ambiente ringrazia perché l’acquisto di un bene usato allunga la vita degli oggetti e riduce la produzione di rifiuti. Azioni benefiche per la sostenibilità e per il portafogli.
Poi c’è il nostro punto di vista, quello di un’azienda pubblica che si occupa del servizio di igiene urbana. CEM crede che i Centri del riuso siano una buona pratica da promuovere e per questo partecipa attivamente alle iniziative spontanee dei suoi Comuni soci, finalizzate all’apertura di questi luoghi.
Nei 68 Comuni di CEM attualmente i Centri del riuso sono 2: uno a Cassina de’Pecchi e uno a Vimercate. Ma a breve ne arriveranno altri due a Gorgonzola e a Cassano d’Adda.
Sono tutti centri sovraccomunali, aperti sia per le consegne che per gli acquisti a cittadini di altri comuni, ma non tutti gli abitanti del nostro territorio ne conoscono l’esistenza. Per capire meglio cosa sono, dove sono e come funzionano abbiamo pensato di andare a visitarli per presentarveli con le loro caratteristiche e le opportunità che offrono.
Ve li consigliamo come buona pratica dei nostri Comuni. Tutta da scoprire.
Cominciamo il nostro viaggio dal Centro del Riuso Panta rei di Vimercate
Il Centro del Riuso Panta Rei di Vimercate ha aperto i battenti l’1 giugno 2019 per iniziativa del Comune di Vimercate in collaborazione con la Cooperativa Mani Tese, ente gestore, e con CEM che ha messo a disposizione gratuitamente i locali che ospitano il centro. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’Assessore all’Ambiente Maurizio Bertinelli che abbiamo intervistato per scoprire le motivazioni di questa scelta.
D. Perché Vimercate ha voluto aprire il Centro del Riuso?
R. Il Centro del riuso intercomunale Panta Rei è nato dal desiderio di intercettare i tanti oggetti che, normalmente, finiscono in piattaforma ecologica come rifiuti pur potendo ancora essere utilizzati. Insomma abbiamo voluto creare un luogo nato per allungare il ciclo di vita dei beni, con vantaggi per l’economia e per l’ambiente. Poi il Centro è diventato anche luogo di ritrovo oltre che di scambio, grazie alle attività organizzate (quando possibile per il Covid). E di impegno, ad esempio per i volontari che aiutano nella gestione svolgendo un ruolo importantissimo.
D. Come funziona il Centro?
R. Nel Centro del riuso ognuno può consegnare oggetti che non usa più ma che possono essere utili ad altri. I beni usati, integri e funzionanti, vengono consegnati gratuitamente, catalogati e messi in vendita direttamente o dopo operazioni di pulizia e di piccole manutenzioni da parte del personale del Centro. I prezzi sono bassissimi, molto inferiori rispetto a quelli di mercato. E il ricavato serve a coprire i costi di gestione del Centro e a farlo vivere di risorse proprie.
L’obiettivo dell’autosufficienza è stato raggiunto fin dal primo anno di vita: malgrado le difficoltà del lockdown e la chiusura di 15 settimane il Centro è riuscito a vendere abbastanza beni da garantirsi la copertura dei costi.
D: Cosa si può trovare al Centro del Riuso?
R: Si trova di tutto: lampadari, stoviglie, giochi in scatola e giocattoli, libri, dischi e cd, mobili, elettrodomestici e oggettistica di piccole e anche di grosse dimensioni. E tanto altro. Ovviamente tutto funzionante e in buon stato.
D. Ci sono Centri dove gli oggetti vengono scambiati, voi avete scelto di farli pagare Perché?
R. Diciamo che i beni hanno un costo ma è quasi simbolico. Questo perché abbiamo ritenuto che un prezzo anche minimo serva a dare più valore alle cose che si prendono. E inoltre c’è il tema dell’autosostentamento…
D. Qualche novità in vista?
R: Le novità ci vengono offerte dalla normativa e in particolare il D.lgs 116/2020 che consente di aprire centri di riuso direttamente in isola ecologica. Questo è un passaggio importantissimo perché consente di intercettare direttamente tanti beni prima che diventino rifiuti, dando loro la famosa seconda opportunità. Vimercate si è già candidata per fare l’apripista nella sperimentazione di questa novità.
La curiosità
Nel 2020: beni raccolti 2081 di cui venduti più della metà (1117)
Il nostro viaggio
Segui CEM Ambiente sui canali social istituzionali. La prossima punta sui Centri del riuso sarà pubblicata ad aprile e si parlerà della #2 Casa del Riuso di Cassina de’Pecchi.